Tutto quello che devi sapere sull’intervento di Mastopessi
Immagina la sensazione poco piacevole (a volte l’imbarazzo) che può avere una donna con un seno svuotato e cadente, quando si toglie il reggiseno.
Poi immagina che la stessa donna possa ripetere il medesimo gesto senza più necessariamente chiudersi in una stanza.
Oppure al buio, al riparo da altri sguardi.
Prova quindi a quantificare quanta insicurezza possa arrecare a questa donna avere un seno del genere. E quanto potrebbe migliorare la sua vita senza questa sofferenza quotidiana.
Ebbene, questo è esattamente quanto l’intervento di mastopessi, o rialzamento chirurgico del seno, riesce ad offrire.
È la chirurgia che permette di correggere la forma di un seno che ha perso consistenza ed è disceso, a seguito di vari possibili eventi della vita. I quali sono a volte controllabili, altre volte no.
Prima della visita per la chirurgia di mastopessi
In preparazione al nostro incontro ti chiedo semplicemente di cercare di avere chiaro nella tua mente come vorresti il seno ed approssimativamente di quale volume. Questo non significa che tale misura sia comunque la scelta migliore.
Per questo la visita è fondamentale.
Magari aiutati con foto di donne già operate delle quali giudichi il risultato gradevole. Tutto questo mi permetterà di capire meglio quale sia la tua aspettativa.
Intervento di mastopessi: la visita preliminare
È proprio dalle tue aspettative, dai tuoi desideri che partirò durante il nostro primo incontro.
Scenderò poi ovviamente più nello specifico esaminando.
Valuterò la conformazione del torace, del tuo seno, la sua consistenza e la qualità della pelle. Prenderò alcune misurazioni.
Tutto ciò ha lo scopo di capire quanto efficace possa essere il rialzamento e se ci sarà o meno il bisogno di usare delle protesi (Mastopessi additiva).
Ti spiegherò quindi la chirurgia nei dettagli, le possibili complicazioni e come dovrai comportarti durante il periodo post-operatorio.
Prima dell’intervento di mastopessi
Manca poco…
Tre sono gli esami che dovrai fare: esame del sangue, un elettrocardiogramma ed infine una ecografia o mammografia.
In questa fase ti chiedo di pensare ancora a quanto ci siamo detti durante la visita preliminare. Nel caso ti sorgano altre domande o dubbi potrai ovviamente contattarmi e se necessario organizzeremo altri incontri.
A questo punto dovresti essere pronta.
Ti presenterai quindi in clinica all’ orario stabilito dopo esserti fatta una doccia, a digiuno, con gli esiti degli esami fatti, un documento di identità ed il codice fiscale.
Dopo aver controllato la firma dei tuoi consensi, fatto le foto pre-operatorie ed una marcazione del seno sarai pronta all’intervento.
Cosa aspettarsi dalla chirurgia di mastopessi
Eccoti alla descrizione dell’intervento di mastopessi. Un nome un poco strano per definire il rialzamento chirurgico del seno.
La correzione puó essere eseguita con o senza protesi.
Se si usano delle protesi parliamo di Mastopessi di Aumento o Mastopessi additiva.
Durante la visita preliminare ho insistito molto su come sia fondamentale che le protesi siano piccole. Infatti i tessuti della mammella ptosica (discesa) hanno scarse capacità contenitive e di supporto. Una protesi grande, e quindi più pesante, non aiuterebbe certo la longevità del risultato.
In generale, l’estensione delle cicatrici è in proporzione al tipo di correzione effettuata.
Si va da una forma moderata di mastopessi – detta periareolare – in cui le cicatrici sono solo intorno all’areola, fino ad una mastopessi più estesa, che lascerà anche delle cicatrici nella parte inferiore del seno (solo verticali o a T invertita).
La scelta di quale mastopessi fare è puramente tecnica e spetterà a me.
L’operazione richiede circa due ore e sarai dimessa con buona probabilità il giorno stesso, anche se, in taluni casi, la degenza in clinica per una notte potrebbe esserti consigliata. Non vengono usati drenaggi in nessun caso.
Dopo la chirurgia di mastopessi
Tornata a casa e per la prima settimana userai della fasce elastiche, che ti permettono una compressione uniforme sul seno.
Un reggiseno morbido e contenitivo invece per 6-8 settimane. Dopo 5-10 giorni, se lo desideri, potrai riprendere le attivitá quotidiane e lavorative più leggere.
L’attività sportiva intensa è invece ammessa dopo 2 mesi (includendo la corsa a piedi). Se però lo fai con moderazione e solo con esercizi per gli arti inferiori, puoi iniziare già dopo 4-5 settimane.
Sono ammesse, anzi te lo consiglio da subito, delle camminate seguendo un impegno progressivo.
I controlli post operatori consigliati sono a 1, 2, 4 settimane; 3-6 mesi. Più frequenti se necessario.
Ultima cosa molto importante che ti consiglio vivamente di rispettare; se hai avuto bisogno di questo intervento vuol dire che i tuoi tessuti mammari hanno scarsa capacità di supporto, quindi bisognerà che usi con regolarità il reggiseno per un migliore risultato a lungo termine.
Capirai bene che questo concetto è ancora più valido se avrai anche delle protesi, le quali vanno ad aumentare il peso del tuo seno.
Protesi
Questa sezione ha rilevanza per te solo se decidessi di sottoporti ad una Mastopessi additiva o di aumento, la quale richiede appunto l’uso di protesi.
Da ormai 5 anni uso solamente protesi Motiva. Perchè, mi chiederai?
Devi sapere che sono protesi caratterizzate da un’alta qualità dei materiali usati ed un’avanzata ricerca tecnologica.
Le protesi Motiva ti offrono un bassissimo indice di contrattura capsulare, complicanza coperta da una garanzia a 10 anni, ed un ridotto rischio di rottura grazie ad un’aumentata resistenza dell’involucro rispetto alle altre protesi.
La nanotesturizzazione dell’involucro esterno, che hanno in esclusiva, permette un’interazione estesa ma meno aggressiva coi tessuti circostanti. Questa sua caratteristica è in linea con le necessità della donna moderna, molto più incline a svolgere attività sportive intense e prolungate.
Tra queste protesi mi piace in particolare la versione Ergonomix, che possiede un gel a viscosità molto bassa e quindi morbidissimo, tale da dare un piacevole risultato naturale anche al tatto.
Permette inoltre, molto più di altre, una variabilità dinamica della forma della protesi, a seguire i normali movimenti del seno.
Come ottenere un risultato naturale con l’intervento di mastopessi.
Cosa vuol dire avere un seno “naturale” dopo un intervento?
Lo avrai quando circa il 50-55% del volume è rappresentato inferiormente. Il capezzolo dovrebbe essere diretto frontalmente e collocato nel centro del seno.
Sono tre i fattori fondamentali per raggiungere un risultato naturale quando si usano delle protesi in una mastopessi:
- L’aspetto di gran lunga più importante è la corretta scelta della protesi, indipendentemente dalla forma di essa.
E questo dipende sostanzialmente dal diametro della protesi in relazione alla base del seno. - Alloggiamento della protesi in una tasca sottomuscolare, quindi con una maggiore copertura tissutale.
- Motiva offre poi la possibilità di usare le protesi Ergonomix, che per la loro morbidezza sono molto naturali al tatto e dinamicamente.
Devi anche sapere che ottenere un risultato naturale in una mastopessi senza protesi sarà invece ovviamente più agevole, non dovendo inserire alcun corpo estraneo.
Scopri il servizio di Mastopessi del Dr. Zaccheddu!