
Quando i pazienti manifestano la volontà di vedere un’immagine “più fresca” allo specchio, solitamente si riferiscono al viso. Poco più giù però c’è il collo. Il quale ha pure spesso bisogno di una “aggiustatina”. Anzi spesso è il collo a fungere per primo da “campanello d’ allarme” per il tempo che passa.
Il più delle volte infatti, per togliere qualche anno, bisogna lavorare con una combinazione tra diversi “Interventi di chirurgia plastica per il viso”. Ricordo tuttavia che non siamo formati da parti a sé stanti. Pertanto è necessario ragionare sempre in modo da non decontestualizzarne una sola e concentrarci solo su quella. L’dea è sempre quella di armonizzare il risultato grazie a un buon bilanciamento tra le varie parti in causa.
Oggi la chirurgia mira proprio a questo equilibrio tra cambiamento e contesto in cui esso avviene. Equilibrio che non può prescindere da un risultato naturale.
E però, per quanto un lavoro sia ben fatto, molti pazienti temono forse ancor di più ciò che potrebbe portare l’avvenuto “aiutino”: le cicatrici.
Vorrei allora qui parlare della chirurgia per il ringiovanimento del collo, detto anche lift del medesimo, e delle cicatrici che esso comporta.
Alcuni punti per definire un poco questa regione corporea.
Tecnicamente poi non è semplice apportarvici modifiche, nemmeno nelle mani di un chirurgo esperto.
Per tali ragioni, il risultato, per quanto soddisfacente nella maggioranza dei casi, tende ad essere meno impattante e duraturo rispetto alle altre chirurgie del viso.
Come tutto il nostro corpo, anche il collo invecchia. La cosa però tende a rimanere impercettibile sino ai 40-45 anni circa, quando la lassità cutanea inizia a divenire progressivamente visibile. E con essa cede anche la muscolatura.
La prevenzione, intesa come cura della pelle, è ovviamente importante. Tuttavia, quando si parla di invecchiamento, la genetica è certamente il fattore più influente. Il resto rimane però un buon aiuto. Pertanto è buona norma non desistere. Come fare a rallentare l’invechiamento cutaneo e gli inestetismi che ne seguono? Ti do qui qualche consiglio:“Come ringiovanire la pelle del viso: ecco cosa devi sapere”.
Il collo è solo una parte, talvolta la prima, ma non certo l’unica a testimoniare il tempo che passa. In una valutazione più generale è bene considerare anche lo stato di viso e décolleté che lo “incorniciano”. Ti lascio qualche scritto per approfondire tali argomenti:“Trattamenti più indicati per il ringiovanimento di collo e décolleté” e “Invecchiamento del viso: cause e approcci terapeutici”
Su questa parte possono essere eseguiti sia trattamenti ambulatoriali che chirurgie. Ovviamente la scelta deve essere fatta in base all’entità del problema.
In sala chirurgica si aprono diverse tipologie di intervento. Come sempre commisurate al tipo e all’entità del problema.
Il lifting al collo ha l’obiettivo di ovviare alla lassità ridando le giuste forme . Per farlo solitamente si va a eliminare anche una parte di cute oltre che mettere in tensione il tessuto muscolare sottostante.
Quando il lavoro del chirurgo include un “lift“, quindi un sollevamento dei tessuti al fine di rassodare, le cicatrici sono inevitabili. Concetto che vale per ogni intervento chirurgico.
La procedura “classica” del lifting al collo prevede delle incisioni attorno all’orecchio, davanti e dietro. Similmente a quanto accade per il facelift. E spesso anche una più corta sotto il mento.
Da qui il chirurgo può separare la pelle dai muscoli e redistribuirla in modo appropriato.
Pertanto queste saranno le cicatrici lasciate dal lifting al collo.
Le cicatrici sono ovviamente un problema molto sentito dai pazienti. Una paura, o quantomeno una fonte di preoccupazione, che talvolta trattiene dal sottoporsi alla chirurgia. Il compito del chirurgo estetico deve essere quello di rassicurare da questo punto di vista. Le incisioni sono infatti sempre collocate in pieghe o solchi naturali. Tali da assestarsi in modo che siano il meno visibili possibile.
Come detto, nel lifting al collo, si va ad incidere sotto al mento, davanti e dietro le orecchie. Aree in gran parte ben nascoste. L’unica porzione potenzialmente più visibile è quella posta lungo il contorno anteriore dell’orecchio. Qui entra in gioco molto l’abilità del chirurgo nell’eseguire l’incisione propriamente. Se ben eseguita, diventa realmente impercettibile dopo alcuni mesi.
Detto ciò, la guarigione è il secondo punto chiave perchè le cicatrici del lifting al collo siano poco visibili.
I punti fondamentali per far sì che avvenga nel migliore dei modi sono semplici:
Concludo allora dicendoti che cicatrici e chirurgia rappresentano un binomio inscindibile. Ma ciò non deve fungere da deterrente. La posizione è sempre scelta affinchè sia il più nascosta possibile. Una buona guarigione renderà i segni poco o per nulla visibili.
Ovviamente anche la mano del chirurgo è una variabile molto importante, come detto.
Forse l’unica incognita, purtroppo onnipresente, è il dover lavorare col corpo umano, mai totalmente prevedibile e “domabile”. Ci sono infatti pazienti che non riescono a ottenere una buona cicatrizzazione nemmeno con le migliori attenzioni. In questi casi, una qualche forma di ritocco potrebbe rendersi necessaria per migliorare una cicatrice che sia troppo evidente.
Quindi se guardandoti allo specchio noti che il tuo collo ha ceduto e la cosa ti infastidisce, non esitare a contattarmi, vedremo insieme come ringiovanire la tua immagine.
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