
La chirurgia estetica rappresenta certamente una modalità per risolvere situazioni di disagio o di bassa autostima. La cui causa sta in una o più parti del proprio corpo che non piacciono.
Apporta generalmente un cambiamento definitivo, senza possibilità di “tornare indietro”. Ecco perchè si tende a operare solo persone maggiorenni. Ovvero con un corpo ormai formato e la capacità di capire l’importanza della loro scelta e gestire il cambiamento conseguente.
Esiste però una chirurgia che non segue questa regola: l’Otoplastica. Per conoscerne le peculiarità ti rimando alla sessione del mio sito ad essa dedicata.
La chirurgia alle orecchie può infatti essere eseguita addirittura pure sui bambini. E proprio perchè interessa anche un pubblico così delicato vorrei parlarti oggi dell’ otoplastica focalizzandoci in particolare sul suo post operatorio e sull’ eventuale dolore alla quale potrebbe essere associato.
Erroneamente quando si parla di chirurgia alle orecchie si tende a pensare che corregga solo le “orecchie a (s)ventola”. Prioritariamente è così. Ma non solo.
Esattamente può correggere:
La seconda richiesta è certamente meno diffusa. Tipica per lo più di persone che hanno:
Per approfondire cosa offre la chirurgia per chi avesse questa necessità: “Lobi delle orecchie allungati? La chirurgia estetica può aiutare”
Questa chirurgia è sicuramente tra le più inclusive in quanto a categorie di pubblico. Ovviamente riguarda entrambi i sessi. Ma anche il range di età è il più ampio nella chirurgia estetica. Dai 5/6 anni in su.
Visto cosa risolve e a chi si riferisce, vediamo come si svolge:
L’Otoplastica dunque è un intervento veramente poco invasivo e di facile gestione sia per il chirurgo che per il paziente. E il risultato è immediato, pur dovendolo fare assestare nei 2-3 mesi successivi.
Il ritorno a casa è in giornata, qualsiasi sia la procedura seguita.
Già al ritorno a casa, si può riprendere la propria routine. Il corpo è sano e non richiede particolare riposo. Solo la riduzione iniziale del ritmo e dello sforzo: un riposo attivo, insomma.
Essenziale stare in movimento, renderà la guarigione più veloce.
Possiamo paragonare il lavoro ad un’attività fisica. Dunque:
Subito, o quasi. Il corpo infatti non ha subito alcunchè. E la doccia rappresenta per molti anche un momento di relax psicofisico. Non può che essere utile.
Si può fare sin da subito, ma con qualche accortezza.
Nelle prime 2/3 notti è meglio stare in posizione supina e con il capo leggermente rialzato. Bastano un paio di cuscini. Poi si può tornare alla posizione più comoda.
Ti lascio qualche altro consiglio su come gestire al meglio il post operatorio:“Otoplastica post intervento: 5 consigli per una perfetta guarigione”.
Il dolore del post operatorio dell’Otoplastica. è veramente molto variabile, tale per cui risulta difficile dare delle direttive valide per tutti.
Non definirei l’Otoplastica una chirurgia dolorosa. Rimane però il fatto che ogni persona ha una sua “soglia” limite.
La gestione di tale aspetto è comunque molto semplice e si fa con antidolorifici blandi. Solitamente assunti solo per i primi 2-3 giorni.
Lo stesso vale per i bambini. Per i quali si consiglia la somministrazione regolare di antidolorifici nei primi 4-5 giorni. E poi si valuta caso per caso.
L’Otoplastica è quindi una “piccola” chirurgia che però può regalare un netto miglioramento del proprio quotidiano. Ha una semplice gestione del post operatorio e un dolore soggettivo, ma perfettamente accettabile.
La prima a giovarne è certamente l’autostima. Inoltre, se fatta in giovane età, permette anche un’infanzia e/o un’adolescenza lontana da eventuali effetti psicologici negativi derivanti dall’essere derisi dai propri pari.
Vorresti correggere le tue orecchie, o magari quelle del tuo bimbo? Vieni a parlare con me, studieremo insieme la soluzione più adatta per risolvere il tuo disagio.
Scarica la brochure gratuita: i prima e dopo degli interventi