
Vari tra i pazienti che mi capita di seguire lamentano di non vedersi più bene allo specchio. Talvolta però il vero problema è che non si vedono nello specchio….. Ti spiego un poco meglio a cosa mi riferisco.
Per diversi fattori quali età, genetica o patologie, può succedere che lo sguardo sembri quello di una persona stanca e con poca energia. Questo perlomeno è ciò che taluni si sentono dire o che percepiscono guardandosi allo specchio. Pur essendo magari in ottima forma. L’effetto è dovuto solitamente alla formazione di un eccesso di pelle nella palpebra superiore e/o alla protusione del grasso perioculare, tipicamente nella palpebra inferiore. Nel primo caso la pelle perde gradualmente tono e compattezza sino a cedere e minare in modo più o meno importante il campo visivo. Rendendo quasi necessario un intervento chiamato Blefaroplastica superiore. Se ti interessa capire meglio cosa sia ti invito a leggera la sessione dedica del mio sito.
Il campo visivo rappresenta lo spazio che ognuno di noi vede guardando diritto davanti a sè. Mantenendo questa posizione, normalmente non si vede solo quello che si ha direttamente di fronte. Ma si percepisce anche ciò che lo circonda. Che diviene più chiaro e nitido semplicemente ruotando gli occhi, ma non necessariamente il collo.
Quando questo spazio inizia a ridursi gli spostamenti del collo diventano sempre più necessari per vedere ciò che non è direttamente davanti a noi. A seconda del problema si inizia a perdere la capacità della visione periferica superiore, inferiore e laterale. Solitamente mantenendo inalterata la visione centrale.
Le cause della riduzione del campo visivo possono essere diverse. Principalmente:
Il cedimento cutaneo può avere diversi gradi di severità, non creando problemi funzionali all’inizio. Ma quando si comincia ad assistere a una riduzione del campo visivo la Blefaroplastica superiore diviene una sorta di necessità, come già accennato sopra. Le limitazioni si ripercuotono ampiamente anche sul quotidiano. Non è più quindi solamente un questione di mera miglioria estetica.
Succede di non riuscire più a vedere “ciò che sta sopra e di lato” nel nostro guardare frontalmente. E ciò porta inconsciamente ad attuare due meccanismi di compensazione che col tempo vanno a creare altri piccoli disagi.
Questi movimenti diventano un’abitudine, anzi un’esigenza, alla lunga scomoda e fastidiosa. Il problema è percepito maggiormente da coloro che svolgono attività in cui è richiesta un’attenzione tale per cui con uno sguardo si deve avere tutto “sott’occhio”…anche ciò che c’è sopra o di lato. Chi guida un auto, per fare un classico esempio.
Come ti ho già menzionato, la soluzione è la Blefaroplastica superiore. Non è una chirurgia particolarmente invasiva o pericolosa, quando ben eseguita, va da sè. Ti spiego perchè: “Intervento di Blefaroplastica è doloroso?”e “Quali sono i rischi di un intervento di Blefaroplastica?”. Tale chirurgia, andando ad eliminare la pelle in eccesso della palpebra, “libera” appunto il campo visivo.
Sebbene la Blefaroplastica superiore possa spaventare, risulta una chirurgia abbastanza “agile” da gestire. Soprattutto per quanto riguarda il post operatorio che deve essere portato avanti in autonomia dal paziente, pur sempre monitorato dal chirurgo e il suo staff. Ti parlo dei tempi di recupero di seguito:“Blefaroplastica: quali tempi di recupero post intervento?”
Lividi e gonfiori sono la conseguenza più importante. Se vuoi qualche informazione in più su questi aspetti ti lascio alla lettura di: “Come gestire il gonfiore post operatorio della Blefaroplastica superiore” e “Tempi di cicatrizzazione di una ferita da blefaroplastica”.
Eccoti la ragione per la quale, dovessi riscontrare una diminuzione del campo visivo causata da un eccesso cutaneo della palpebra superiore, è consigliabile valutare l’intervento. Non solo per una semplice questione estetica, ma anche per tornare a poterti muovere con sicurezza e reattività, avendo ben chiaro ciò che ti circonda.
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