Come gestire il gonfiore post operatorio della Blefaroplastica superiore

Come gestire il gonfiore post operatorio della Blefaroplastica superiore

Le palpebre cadenti o appesantite sono uno degli inestetismi che maggiormente vengono rilevati. Sia da chi le reca con sè ogni giorno, che da chi ci guarda.

Rendono lo sguardo pesante, stanco e poco vivace, anche se la persona al contrario si sente riposata e vigile.

Sono soprattutto queste caratteristiche che i pazienti lamentano nel momento del primo incontro.

La causa principale è il il passare del tempo indubbiamente. In alcuni casì però questo può essere reso più ovvio da una anatomia sfavorente. Oppure magari, ma molto più raramente, da una intrinseca mancanza di elasticità della pelle. In questi casi il problema si presenta più in giovane età, magari già con i 30 anni.

La grande maggioranza comunque inizia a lamentare l’appesantimento palpebrale dopo i 45-50 anni. All’inizio si può attenuarne la visibilità magari con trattamenti di medicina estetica. Ma non per molto. La blefaroplastica, superiore e/o inferiore, sarà inevitabilmente il punto di arrivo se si vuole definitivamente risolvere il problema.

Cos’è la blefaroplastica?

  • E’ questo un intervento che permette di eliminare la pelle in eccesso delle palpebre e con esse anche eventuali cumuli di grasso.
  • Nel caso della blefaroplastica superiore la chirurgia si propone solitamente di eliminare la pelle in eccesso. A volte unitamente a piccoli accumuli di grasso.
  • Al contrario se la zona di interesse è la parte sottostante l’occhio, in genere  a causa delle protrusioni del grasso attorno all’occhio, le cosidette borse,  si esegue la blefaroplastica inferiore. Tale chirurgia è spesso accompagnata dalla rimozione dell’eccesso cuteaneo.

La blefaroplastica superiore ha una motivazione prevalentemente estetica. Tuttavia ci possono essere casi in cui la pelle in eccesso è così cospicua da limitare il campo visivo. Questo succede quando non si è mai dato un valore al miglioramento estetico dell’occhio e quindi si è lasciato aggravare la situazione.

Un situazione simile, benchè più rara, si ha nella palpebra inferiore ed è caratterizzata da una retrazione della palpebra detta ectropion (senile).

La blefaroplastica può anche essere affiancata ad altre piccole correzioni della zona periorbitale come il riposizionamento del sopracciglio. In merito ti consiglio: “Blefaroplastica superiore e lifting del sopracciglio: quali sono le differenze?”.

Come si procede con l’intervento di blefaroplastica superiore?

  • La blefaroplastica della palpebra superiore è quella tra le due che ti permette una guarigione più veloce.
  • Solitamente le incisioni e le conseguenti cicatrici sono posizionate a livello della piega palpebrale e a volte possono sporgere alcuni millimetri dall’arcata orbitaria.
  • Nell’eseguire questo intervento si inizia separando il tessuto cutaneo da quello muscolare ed adiposo eliminandone l’eccesso. Se esiste un accumulo di grasso retromuscolare evidente (borsa palpebrale superiore), se ne riduce il volume. Questa grasso è collocato nelle parte interna dell’orbita, vicino al naso.
  • La blefaroplastica superiore viene praticata in anestesia locale, spesso con una certa sedazione.
  • L’intera chirurgia può durare fino ad un’ora.

Blefaroplastica superiore: post operatorio tra lividi e gonfiori. Come gestirlo?

La cosa che maggiormente lamentano i pazienti che si sottopongono alla blefaroplastica superiore è il gonfiore ed i lividi post operatori che solitamente l’accompagnano, nonché il formarsi di  crosticine  lungo la ferita. Si risolvono solitamente in un paio di settimane. Ovviamente ci sono molte accortezze, che giorno dopo giorno, ne riducono la formazione.

  • In primis bisogna tenere la zona detersa, nei limiti del possibile. Siccome ci sono dei cerotti (steri strips) sarà difficile lavare l’area attorno agli occhi nella prima settimana. L’uso di “cotton fioc” inumidito con una soluzione fisiologica (acqua salina) può aiutare.
  • Può essere utile l’utilizzo di colliri per aiutare ad alleviare le eventuali irritazioni oculari. Questo ci permetterà anche di non essere tentati di toccare gli occhi per fastidio o prurito.
  • Da evitare lenti a contatto, almeno per la prima settimana, preferendo l’uso di occhiali.
  • Un altro nemico dei nostri occhi e della nostra pelle è il sole, ti sconsiglio di esporti direttamente almeno per le prime due settimane. E se lo devi fare usa sempre gli occhiali scuri.

Il modo migliore per gestire il gonfiore ed i  lividi è quello di ridurne l’entità nel periodo in cui si formano maggiormente, cioè le prime 24 ore.

  • Quindi è fortemente consigliato applicare degli impacchi freddi nelle prime 24 ore. Attenzione che il ghiaccio non sia mai a diretto contatto con la pelle. La sua azione va mitigata frapponendo tra viso e ghiaccio un panno preferibilmente di cotone.
  • Altro aspetto importante è quello di lavorare sulla posizione del corpo. La migliore è quella eretta. Quindi la cosa da non fare è tornare a casa un paio d’ore dopo l’intervento e mettersi sdraiati a riposare perché si è fatto un intervento.
  • Ovviamente non si può stare tutto il giorno in piedi o seduto. Quando ci si dovrà sdraiare per riposare, direi durante le prime due-tre notti, utile avere almeno due-tre cuscini in modo da essere semiseduti. Non è il massimo della comodità, forse, ma può certo aiutare alla causa. Infatti gonfiore ed ecchimosi sono sostanzialmente create da sangue e liquidi che si accumulano nella zona, stando a testa alta se ne evita meglio il ristagno.
  • Sono però in qualche forma abbastanza inevitabili. Quindi bisogna aspettarsi che appaiano almeno un po’.

Altri consigli…

Condurre una vita sana rispettando il proprio corpo. Sembra una banalità, ma è fondamentale che, dopo un trauma importante quale quello chirurgico in cui il corpo è già debilitato, non si infierisca ulteriormente a fiaccarne le forze con bizzarri stili di vita.

Qualsiasi parte del nostro corpo trae giovamento dall’equilibrio complessivo. Ancora di più una parte che è in uno stato temporaneo di sofferenza. Quindi da facilitare tutte quelle situazioni che apportano i giusti nutrienti ed ossigenazione nelle aree interessate.

  • Sì a passeggiate all’aperto non stancanti, se si vive in un area poco inquinata. Certo non nel centro di una città e nelle ore di punta.
  • Da abolire il fumo che riduce l’ossigenazione dei tessuti.
  • L’alimentazione ha un ruolo importante su tutto il funzionamento e la rigenerazione del corpo e delle sue cellule. Ne consegue che incide anche sulla salute della pelle che sostiene e circonda l’occhio e la sua muscolatura.
  • Abbondare con cibi ricchi di principi nutritivi ed acqua. Quindi sì a frutta e verdura. Da non sottovalutare il potere antiinifammatorio degli omega3. Quindi noci, semi oleosi e pesce non dovrebbero mancare. Integra se necessario.
  • Evitare invece quei cibi che rappresentano solo un fardello per la tua digestione senza apportare granchè di nutriente. Attenzione pertanto alle cotture “impegnative”, limitando i grassi animali saturi e gli zuccheri semplici.

Tutto quanto detto finora contribuisce a ridurre l’entità del gonfiore post operatorio. Ma che fare nelle settimane e mesi successivi all’intervento per migliorare quello che si è comunque formato?

  • Questa è la fase in cui il gonfiore post blefaroplastica superiore si organizza e diventa più che altro un indurimento ed inspessimento della pelle. Quindi non una cosa percepita da chi ci guarda. Ma che possiamo apprezzare al tatto.
  • Sono raccomandati i massaggi drenanti sull’area chirurgica che verranno spiegati in dettaglio nel post operatorio.
  • Sarà importante farli regolarmente per almeno 2-3 mesi, un paio di volte al giorno per qualche minuto solamente. Quindi non un impegno gravoso, ma fa differenza nella rapidità del recupero se uno li fa regolarmente.
  • Generalmente possiamo considerare concluso il post operatorio della blefaroplastica superiore in quanto a gonfiore in un periodo intorno ai 3-4 mesi.

Sempre in merito al post operatorio della blefaroplastica, ti consiglio:“Tempi di cicatrizzazione di una ferita da blefaroplastica”. 

Se invece il tuo interesse è più generale: “Scopri tutto sulla Blefaroplastica”.

Infine se preferisci parlarne, non esitare a contattarmi, ti darò tutte le informazioni che necessiti.

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