Interventi Chirurgici al Naso: il punto della situazione

Interventi Chirurgici al Naso: il punto della situazione

Il naso è un singolare protagonista del nostro viso. Se ben proporzionato come forme e misure rispetto al resto del viso, non lo percepiamo. Prende invece la nostra attenzione quando è in qualche modo disarmonico. Vuoi per la dimensione. Oppure vuoi per una conformazione sgraziata.

Quando questo succede è capace di creare non pochi problemi psicologici al portatore, vista la sua posizione centrale nel viso, difficilmente copribile. E’ per questo che risulta tra le parti del corpo che maggiormente mi ritrovo a correggere e migliorare. Sia nell’uomo che nella donna.

Oggi possono essere proposti diversi interventi chirurgici al naso, a seconda di cosa si vuole perfezionare.

Il naso e la chirurgia

L’esigenza di modificare il naso per renderlo più piacevole ha origini molto antiche.

  • Basti pensare che i primi approcci a questa modificazione corporea si trovano in un testo Hindu del 600 a.C.
  • Si trattava di un procedimento per la ricostruzione di nasi per lo più amputati in situazioni di guerra o come punizione per aver infranto la legge. Solitamente per adulterio, tradimento o furto.

L’origine invece di quella che diverrà la moderna chirurgia del naso è relativamente più recente. Pur sempre di un po’ di secoli addietro.

  • Possiamo attribuirla ad un nostro connazionale, ritenuto un emblematico chirurgo in toto, il professor Gaspare Tagliacozzi.
  • Ci troviamo nel XVI secolo.
  • La chirurgia è esposta in un suo scritto e prevedeva l’asportazione di lembi cutanei dalle braccia per poi utilizzarli a rinforzo del naso.

Da questa iniziale idea si sono poi sviluppati diversi percorsi sino a definire quelli che sono i moderni interventi al naso.

Oggi si interviene in questa zona per due differenti necessità: estetica e funzionale.

Le due principali chirurgie oggi a disposizione per correggere il naso sono:

    1. Rinoplastica. Si occupa della pura questione estetica. Può interessare tutto il naso o solo una parte di questo, più comunemente la punta o il dorso.
    2. Rinosettoplastica. Corregge anche una eventuale deviazione del setto, talvolta correlata ad alterazioni della funzionalità nasale.

Per correttezza citerei anche un trattamento di medicina estetica, quindi non una chirurgia e non definitivo (da ripetere dunque), ma che ultimamente sta prendendo molto piede:

  1. Rinofiller. Si interessa dell’estetica del naso proponendone una soluzione non chirurgica. Per approfondire: “Rinoplastica non chirurgica: 3 consigli per il trattamento”.

Rinoplastica

La Rinoplastica è dunque un intervento chirurgico al naso con la finalità di abbellirlo. Con questo intendendosi il raggiungimento di un miglior equilibro di forma e volume rispetto alle circostanti parti del viso.  Può interessare solo la punta, il dorso o entrambi.

Rinoplastica della punta

Rappresenta la versione meno invasiva di questa chirurgia.

  • Corregge una parte solo cartilaginea, dunque i lividi sono pressoché inesistenti (derivando essi dalle fratture ossee).
    • Le cartilagini del naso sono dette “alari” e contribuiscono a formare l’apertura delle narici.
  • Benchè sia più comunemente una chirurgia prevalentemente estetica,  può anche avere un ruolo nella funzionalità nasale. Infatti le narici costituisco la cosiddetta valvola esterna, che è il primo “regolatore” del flusso aereo nasale.
  • Si interviene dunque sulle cartilagini “alari” ridimensionandole o correggendone la forma.
  • Le tecniche possono essere diverse.
    • Aggiunta di volume e sostegno con innesti cartilaginei.
    • Diminuzione di volume della cartilagini alari attraverso una loro parziale escissione se troppo grandi.
    • Rimodellamento delle stesse con  punti interni.
  • Il risultato finale si fa attendere circa un anno, ma sin da subito si percepisce un 60-70% del cambiamento a seconda della pelle. Lo spessore cutaneo è infatti un fattore importante da considerare nel raggiungere la definizione della punta. Più la pelle è naturalmente spessa e meno è possibile ottenere una punta dai tratti ben definiti.

Qualche altra informazione in: “La Rinoplastica per la punta del naso come funziona?”.

Rinoplastica completa

  • Interessa tutta la struttura del naso, pertanto corregge anche il dorso oltre che la punta.
  • Si lavora dunque sulla struttura cartilaginea (punta e parte più bassa del dorso)  e sulla parte ossea (parte più alta del dorso).
  • Come la rinoplastica della punta, è questa una chirurgia primariamente estetica.
  • Si interviene su vari aspetti: lunghezza, larghezza, asimmetria, proporzionando le diverse parti nasali tra loro.
    • Solitamente si lavora per diminuzione, ma talvolta si può dover dare volume e sostegno ad alcune parti con innesti cartilaginei.
    • Sicuramente il primo difetto per numero di correzioni è l’eliminazione della  “gobbetta” sul dorso.
    • Spesso comporta una correzione anche della punta. Con le modalità viste sopra.
  • Come per la punta, vedere un risultato più stabile può richiedere 12 mesi, e a volte anche di più.
    • Dalle prime ore alle  prime settimane, l’assestamento potrebbe essere influenzato (rallentato o velocizzato) a seconda dell’esecuzione o meno di alcune azioni. Eccoti alcuni esempi: gli impacchi di ghiaccio attorno al naso, le posture da tenere o il massaggio del naso nei momenti e modalità opportuni. Altri preziosi consigli in: “Cosa fare e non fare post intervento di Rinoplastica”.

Rinsettoplastica

La Rinosettoplastica è la chirurgia che si propone di migliorare il naso sia dal punto di vista estetico, ma spesso anche funzionale. Rappresenta quindi un intervento chirurgico al naso necessario per respirare meglio e non solo un’esigenza estetica.

  • Come la Rinoplastica completa mira a correggere sia punta che il dorso nella maggior parte dei casi.
  • In aggiunta però si agisce anche su setto deviato e sui turbinati. Essi  sono infatti le cause più comuni dei problemi respiratori nasali. Qualche preziosa informazione in più: “Intervento di Rinoplastica e setto nasale deviato: Ecco i miei consigli”.
  • Come nelle altre versioni di rinoplastica, il risultato finale si fa attendere circa un anno, ma sin da subito si percepisce un 60-70% del cambiamento.
  • Fanno parte dei papabili pazienti di questa chirurgia tutti coloro che hanno difficolta respiratorie innate al naso. Ma anche coloro che hanno subito traumi. In questo secondo caso, l’esigenza di una risoluzione estetica e funzionale diventa spesso ancora più impellente.

Chirurgie seguenti alla prima

Nel caso in cui un paziente debba ritoccare il naso dopo una prima chirurgia, a volte anche dopo più di una chirurgia, si parla di chirurgia secondiaria, terziaria, e così via.

  • Qualsiasi chirurgo, anche il più esperto, sa che questo tipo di interventi al naso sono in assoluto i più complessi.
  • Spesso chi ha eseguito la prima chirurgia non è chi poi reinterverrà.
    • Ciò crea un “effetto sorpresa” su cosa si dovrà correggere. Si  avrà un naso che è già stato modificato e non si sa come.
  • Solitamente i casi in cui si arriva a rioperare un naso su cui si è già intervenuto sono tre:
    1. Un primo intervento poco riuscito tecnicamente.
    2. Un’assestamento non perfetto del primo intervento. Esso dipende:
      • dello spessore cutaneo,
      • dalle forze di retrazione cutanea causate dal processo cicatriziale,
      • dalla solidità della struttura cartilaginea. Se intrinsecamente debole o troppo indebolita dalla chirurgia senza un rinforzo strutturale con innesti cartilaginei, sarà ancora più in balìa delle forze di assestamento appena menzionate.
    3. Traumi esterni successivi al primo intervento.

Deve essere chiaro al lettore, e magari anche paziente, che quello che il chirurgo può e deve fare è controllare ciò che avviene sul tavolo operatorio. L’assestamento post chirurgia è purtroppo in minima parte governabile poichè segue leggi proprie. Non avviene per tutti allo stesso modo. Può succedere quindi che anche l’intervento chirurgico al naso più preciso dia poi un risultato subottimale dopo alcuni mesi. 

Quindi anche i migliori chirurghi che si cimentano nella rinoplastica costantemente hanno inevitabilmente un indice di revisione (rinoplastiche secondarie da proprio intervento) che si attesta, in media, tra il 5 ed il 10% dei casi operati.

Maggiori informazioni in:  “Rinoplastica: quando è necessario un intervento di revisione?”.

Tecniche per operare il naso

Gli interventi chirurgici al naso hanno molte varianti, ma le due più significative riguardano come si deciderà di approcciare il problema.

  1. Rinoplastica chiusa, ovvero senza che il naso venga “aperto” con una piccola incisione esterna. Sebbene spesso richiesta dal paziente, non è quella che preferisco poichè:
    • vincola il chirurgo ad operare quasi “alla cieca” passando per le narici.
    • C’è meno precisione nel lavorare le varie parti. In particolare sulla punta.
    • E’ molto più difficile collocare con precisione gli innesti cartilaginei in grado di rinforzare la struttura nasale, fondamentali per la funzionalità e per diminuire la chance di un pessimo assestamento nel tempo. Come abbiamo visto poc’anzi.
  2. Rinoplastica aperta caratterizzata dall’ incisione della columella, il piccolo lembo di pelle che divide le due narici, e lo spostamento della pelle verso l’alto a scoprire la struttura del naso.
    1. Permette risultati migliori per le ragioni appena esposte nella rinoplastica chiusa. Che questa volta sono però punti a favore. Il chirurgo ha infatti una diretta visibilità sulle strutture da operare è quindi le può modificare con più precisione.
    2. Comporta una cicatrice esterne. Questa risulta pressochè invisibili perchè situata in punto strategico del naso. Inoltre di norma tende a guarire bene.
    3. A sfavore della rinoplastica aperta c’è da menzionare un processo fibrotico cicatriziale della punta più importante. Che quindi impiega di più ad assestarsi.

In conclusione.

Con un intervento chirurgico al naso si possono risolvere varie anomalie strutturali, funzionali ed inestetismi, peraltro spesso correlati fra loro. E lo si può fare anche a più riprese sullo stesso naso, per quanto sia più difficile e con minore certezza del risultato ogni volta che si opera.

Se vuoi avere ancora maggiori informazioni per orientarti sulla scelta della chirurgia più adatta a te, ti consiglio di leggere: “Intervento di Rinoplastica: come scegliere il naso che vorresti?”.

Oppure contattami per un consulto personalizzato.

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