- solo estetico;
- estetico e funzionale.
Qui vorrei parlare di una categoria particolare di miglioria estetica: la Rinoplastica della punta del naso.
Rinoplastica della punta del naso…
… cosa comporta?
- Essendo la struttura portante della punta nasale esclusivamente cartilaginea, l’eventuale sua correzione non prevede un’azione sulle ossa.
- Le cartilagini in questione:
- sono dette “alari”.
- hanno la forma di due ferri di cavallo.
- Le principali variazioni che si tendono ad eseguire sono:
- la riduzione di volume,
- il riproporzionamento e l’eliminazione di eventuali asimmetrie,
- l’angolazione della punta.
- le dimensioni delle narici.
… è solo estetica?
Non sempre. L’errato rapporto delle cartilagini alari con le altre strutture cartilaginee può talvolta avere un effetto sulla funzionalità.
Questo succede quando il flusso aereo durante l’inspirazione è reso più difficoltoso nel suo accesso al naso per via di una forma non idonea della punta.
… come si può intervenire?
Esistono due approcci nella rinoplastica della punta del naso:
- tecnica aperta, prevede una piccolissima cicatrice nella columella, ovvero il lembo di pelle che separa le due narici.
- tecnica chiusa, non apporta cicatrici esterne, ma è caratterizzata anche una “minore” precisione esecutiva visto che il chirurgo non può vedere con la stessa chiarezza dove opera.
… cosa si può correggere?
Le principali correzioni sono a carico delle cartilagini della punta nasale (alari) e riguardano:
- la riduzione della larghezza e della dimensione in genere;
- la modificazione della forma;
- le differenze tra le due (asimmetrie).
Altre possibili modifiche possono essere fatte con la rinoplastica della punta del naso e sono a carico dei seguenti:
- setto, se la punta è deviata per un problema di conformazione settale;
- narici, soprattutto quando sono molto allargate.
… come viene corretta?
Le modifiche delle cartilagini in questione possono venire fatte in diversi modi:
- rimodellamento attraverso plicature o piegamenti grazie a dei punti interni;
- asportazione dell’eccesso, in larghezza o in lunghezza;
- l’inserimento di innesti cartilaginei per dare sostegno e forma alle strutture presenti.
… ci sono rischi?
- Come tutte le chirurgie, il rischio non è mai uguale a zero. Benchè sia in questo caso basso.
- Per minimizzarlo ulteriormente l’attenta scelta del chirurgo, e con lui dello staff, è di primaria importanza.
- Il risultato potrebbe essere suscettibile agli effetti di una variabile poco controllabile che è la retrazione cicatriziale. Non visibile subito, ma dopo alcuni mesi e più o meno ovvia a seconda del paziente. Essa, talvolta, potrebbe essere la causa di impreviste alterazioni della forma della punta nasale.
… quando si vede il risultato? E’ permanente?
- Sin da subito possiamo vedere un buon 70-75%.
- Il risultato nella sua completezza si vede in circa un anno, tempo necessario perchè il gonfiore post-operatoria venga riassorbito completamente
- Il risultato è definitivo, a meno di eventuali e non previsti traumi.
… esiste solo la chirurgia per sistemarla?
- No, in casi selezionati, è possibile approcciare al cambiamento attraverso un trattamento non invasivo: il rinofiller.
- Come tutti i filler dà volume, quindi è utile solo per nasi medio-piccoli. Per approfondire ti propongo: “Rinofiller e punta del naso grossa: tutti i miei consigli”.
- Essendo un trattamento, però, deve essere chiaro che la durata è limitata.
- Solitamente 12/16 mesi.
- Le sostanza utilizzate, solitamente acido iarulonico, vengono gradualmente riassorbite dall’organismo.
- Risulta utile a chi non vuole sottoporsi ad una chirurgia.
- E’ un utile “preview” nel caso si voglia avere una idea del possibile cambiamento.
- Come accennato, può risolvere solo una parte delle richieste. Ti spiego meglio questo trattamento in: “Scopri la rinoplastica non chirurgica, grazie al filler per il naso”.
Per maggiori informazioni sulle chirurgie dedicate al naso: “Scopri tutto sulla Rinoplastica”. Oppure se ti interessa parlare specificatamente della tua situazione, contattami.