
Con l’arrivo della bella stagione è cosa comune guardarsi con un occhio più critico. I vestiti lasciano più “pelle scoperta”. Aumentano le occasioni per fare nuove conoscenze o frequentare le vecchie. L’estate è per eccellenza il periodo più difficile per chi non è a proprio agio col proprio corpo. E la voglia di “correggere” diventa esigenza.
Di questo periodo, la bella stagione, ogni anno i pazienti si dividono in tre gruppi: chi rimanda all’autunno, chi agisce per tempo in primavera, e chi vorrebbe proprio sfruttare la bella stagione per “fare pace con sè”.
E’ dunque possibile operarsi in estate? Certo che sì. Più tempo per se e meno stress da mille impegni e ritorno al lavoro. Solo qualche accorgimento in più. Che posso però definire, a detta anche dei miei pazienti, non troppo limitante. Ovviamente ogni chirurgia avrà regole proprie, ma tutte possono essere eseguite.
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I “nemici” delle chirurgie nella bella stagione sono solitamente caldo e sole. Ma ormai ci sono mezzi per proteggersi da entrambi.
In questo articolo mi vorrei focalizzare però su un particolare, inevitabile del post operatorio: le cicatrici. Più precisamente vorrei rispondere alle domande: “Come devo trattare una cicatrice chirurgica se voglio espormi al sole? E le cicatrici si abbronzano?”.
Rappresenta il risultato della riparazione di una lesione patologica o traumatica. Riparazione per la quale il corpo avvia il processo di cicatrizzazione, appunto. Ovvero crea un nuovo tessuto che va a colmare la soluzione di continuità che si è creata nei tessuti integri per le ragioni appena dette.
L’aspetto è una “linea” più o meno spessa:
Ora vediamo come evolve questa risposta del nostro organismo.
Nonostante il periodo di cicatrizzazione può durare molto tempo. Il periodo per cui va curata e riparata dagli attacchi esterni è solitamente di uno o due mesi. Per quel che concerne l’esposizione solare invece, bisogna proteggersi per vari mesi, fino a che la cicatrice diventa più pallida. E questo dipende da:
Il sole non deve per nulla essere demonizzato. Contribuisce in modo importante alla nostra salute psico – fisica. E’ l’esposizione scriteriata a renderlo un grande e pericoloso nemico, facendolo agire in modo peggiorativo su molti degli inestetismi cutanei , prima o dopo: smagliature, discromie cutanee e, ovviamente, cicatrici.
In un certo senso la ripsosta è affermativa. Più correttamente al sole si iperpigmentizzano, soprattutto se ancora “giovani”, in modo permanente però, a differenza della comune tintarella.
I raggi solari, ma anche quelli di surrogati del sole, le lampade solari, stimolano un maggior rilascio di melanina come difesa all’irradiazione solare. Il risultato è quindi un inscurimento, che sulle cicatrici, oltretutto, non è mai uniforme. E, al contrario della pelle sana, come appena detto, questo cambio cromatico non è reversibile, ovvero non scompare come fa l’abbronzatura.
Le cicatrici chirurgiche richiedono le stesse cure di tutte le altre. Ovvero un tempo di protezione totale, variabile da chirurgia a chirurgia.
La soluzione è quindi semplice: proteggere… Ma come?
Inizialmente con capi d’abbigliamento, cappello e cerotti. Poi con crema solare, sempre. Totale per le prime esposizioni e poi eventualmente abbassando il fattore di protezione.
Ciò non significa però niente mare, montagna o lago. Ma solamente niente tintarella dove è posizionata la cicatrice. Pertanto, via libera a lunghe passeggiate o al riposo sotto l’ombrellone. Insomma, come per tutto, basta il buon senso. E magari chiedere al proprio chirurgo modi e tempi per godersi in un sol colpo sole e “nuove forme”.
Se ti interessa capire nello specifico le tempistiche per la loro guarigione ti propongo la lettura di: “Chirurgia Estetica: quali interventi fare in estate?”. Ti lascio anche due articoli che affrontano il tema nelle due chirurgie più richieste: “Rinoplastica in Estate e Convalescenza: si può fare?” e “Mastoplastica in Estate? Ecco cosa devi sapere”.
Ti vorrei poi dare un’informazione aggiuntiva. La Medicina estetica, richiede molte meno attenzioni e soprattutto un’attesa di molto inferiore per l’esposizione al sole. Può, per alcuni soggetti, essere una soluzione momentanea se si è atteso troppo per decidersi a procedere con la chirurgia. O se semplicemente non si vuole perdere “nemmeno un raggio di sole”. Ti parlo di questo connubio in: “Botox al viso in estate si può fare?”e “Filler al Viso in Estate? Ecco 3 consigli per farlo durare”.
L’estate e il sole non sono un limite per la chirurgia estetica. Basta che l’esposizione sia ragionata in termini di tempo e ore del giorno. In fondo basta anche un indumento per proteggere le nuove cicatrici e una buona protezione solare per i primi mesi.
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