
Non penso di rivelarti cosa sconosciuta quando affermo che il miglioramento estetico del seno è sicuramente l’area della chirurgia estetica in cui vi sono più richieste. Tra le varie chirurgie del seno, l’intervento di mastoplastica additiva copre sicuramente il ruolo primario. Il fine è quello di avere un seno più voluminoso e sodo, con tutto quello che questo significa per una donna in termini di bellezza, femminilità, attrattività ed autostima.
A volte però la richiesta mi viene per un motivo ancora più particolare: quello di correggere con la mastoplastica una deformità nota come seno tuberoso.
Vediamo insieme di cosa si tratta.
Il seno tuberoso presenta delle anomalie morfologiche congenite, che variano molto in quanto a severità.
Più in generale possiamo dire che un seno tuberoso può presentare una o più delle seguenti alterazioni. Ed ognuna delle quali con gradi di espressività differente:
Quando i tratti sopracitati sono ben marcati, la sua caratteristica forma lo fa lontanamente assomigliare ad un muso di un cane molto noto nel mondo dei fumetti: Snoopy, il cane di Charlie Brown.
Per questa ragione, nel mondo anglosassone, si definisce il seno che presenta questo aspetto alterato anche come “snoopy breast”, dove breast significa seno.
Come ti ho appena suggerito, le manifestazioni anatomiche ed i loro gradi di severità possono variare molto.
Pertanto non è pensabile che con un solo tipo di mastoplastica (chirurgia plastica del seno) si possa correggere ogni forma di seno tuberoso.
Vi sono quindi vari approcci chirurgici che ti elenco qua sotto:
Vediamo ora i vari interventi con un poco più di dettaglio.
La mastoplastica che si addice ad un seno tuberoso può essere semplicemente la chirurgia di mastoplastica additiva. Tale situazione si concretizza quando:
Se ci troviamo con questa situazione anatomica, l’intervento di mastoplastica additiva semplice è più che sufficiente.
La protesi inserita andrà infatti ad espandere la forma del seno correggendone la tipica triangolarità. Inoltre il suo peso agirà creando uno stiramento ed allungamento del polo inferiore. Il quale è solo moderatamente retratto in questi casi.
Talvolta può essere necessario andare a fare delle incisioni radiali del polo inferiore internamente in modo da facilitare ulteriormente il rilasciamento di questa retrazione con l’azione della protesi.
Saliamo un poco con i gradi di severità. In questo gruppo di seni tuberosi la mastoplastica deve poter offrire delle correzioni ulteriori. Non è più sufficiente mettere una protesi (intervento di mastoplastica additiva semplice) ma bisogna agire anche sull’area del seno attorno all’areola. E questo può avere delle motivazioni varie:
Con questa tecnica la cicatrice risultante sarà attorno all’areola.
Siamo qua al grado di maggiore gravità espressiva dei tratti del seno tuberoso. Ci sono tutte le caratteristiche presenti nel gruppo precedente. Quella che in particolare fa propendere per questa soluzione è il grado molto marcato di discesa del seno (ptosi mammaria) ed , in particolare, del complesso areola-capezzolo rispetto al solco inframammario. Tale per cui un rialzamento solo circumareolare non sarebbe sufficiente.
Ci sarà una cicatrice risultante attorno all’areola ed una che decorre verticalmente dall’areola al solco inframammario, a volte con una piccola componente lungo il solco inframammario stesso.
Per vedere anche altri aspetti di questa chirurgia ti propongo di leggere: “Mastopessi con protesi o senza protesi? I pro e i contro”.
L’uso del grasso in chirurgia estetica ha tante applicazioni ed enormi potenzialità.
Se usato durante un intervento di mastoplastica additiva per ottimizzarne il risultato, la chirurgia in questione prende il nome di mastoplastica additiva ibrida. Essa è un intervento nel quale:
Tuttavia la carattersitica che supera tutte è la capacità di dare volumi in settori ben precisi del seno. Andando quindi a modificarne la forma. A differenza della protesi, la quale invece dà circa il medesimo contributo in termini di volume in ogni settore del seno.
Durante una mastoplastica per un seno tuberoso, questa è una eccezionale opportunità. In un tale seno infatti, come abbiamo visto, notiamo tipicamente un iposviluppo della parte inferiore e centrale del seno, a creare un ampio spazio tra un seno e l’altro.
Tale opportunità è ovviamente disponibile anche per le due forme di mastopessi di aumento menzionate: cirumareolare e verticale.
Se ti interessa approfondire questa variante delle chirurgie al seno, potresti leggere:“Mastoplastica con grasso corporeo o lipofilling del seno? Pro e contro”.
Detto questo, lo scegliere tra un intervento e l’altro è sostanzialmente solo prerogativa del chirurgo dopo un’ attenta analisi ed esame del tipo e grado di deformità.
Se volessi ulteriori delucidazioni sulla mastoplastica in generale, “Scopri l’intervento di Mastoplastica Additiva ora!“. Se ciò che ti interessa è trovare una soluzione alseno tuberoso non ti resta altro che contattarmi.
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