
Il sapere umano è in continua evoluzione. In alcuni campi ciò avviene in modo molto rapido e lampante. Tra questi possiamo certamente includere la Medicina, nelle sue specializzazioni. Compresa quindi anche la chirurgia plastica e le sue varie branche di applicazione, tra le quali troviamo la chirurgia estetica. La quale si è abbastanza evoluta nel tempo.
Le nuove tecniche di chirurgia estetica tendono a renderla più precisa sull’inestetismo, meno invasiva e con un recupero via via più agevole.
Ciò che ha permesso questa evoluzione è sicuramente stato in parte merito anche del progresso tecnologico. Dai nuovi macchinari ai nuovi materiali.
Sebbene in parte sdoganata, la chirurgia estetica è ancora un taboo per molti.
Non raramente, ancora, la si dipinge come qualcosa legato solo alla vanità. Un capriccio costoso adatto a pochi.
In realtà la maggior parte dei pazienti che vedo giornalmente sono “persone della porta accanto”. Che non vogliono stravolgersi, ma “fare pace” con il loro corpo nel modo più naturale possibile.
Ed è proprio verso la naturalità del risultato che la chirurgia è progressivamente andata.
Tutto ciò perchè il cambiamento “non si veda”. Si punta sempre più a un risultato che sia naturale, il meno possibile finto.
Ci sono però ancora situazioni in cui il chirurgo acconsente a richieste quantomeno bizzarre, per non dire altro. Se ti può interessare capire meglio a cosa possono portare chirurgie eseguite senza alcun rispetto dei principi della naturalità e dell’armonia del risultato, ti consiglio: “Chirurgia Plastica Estrema: i rischi per la salute”.
Vediamo ora le nuove tecniche e i nuovi ausili che stanno accompagnando la chirurgia estetica nella sua evoluzione.
Nel campo delle protesi mammarie, dopo un paio di decenni, sta finalmente cambiando il modo di concepirle. La ricerca è sempre più volta al raggiungimento di un risultato naturale che non sia più solamente “visivo”. La massima espressione di questo è sempre stata la protesi anatomica o a “goccia”.
Ottima per far apparire il seno molto naturale. In una posizione verticale e solo in quella, però. Grazie a una protesi avente una forma predefinita e poco o per nulla mutabile cambiando la posizione del corpo. Il tutto permesso da un gel di silicone necessariamente più duro e compatto. Altro aspetto, questo, di scarsa naturalità. Non più “visiva” ma al tatto, questa volta.
Un modo diverso di concepire l’aumento di seno è stato introdotto dalle protesi Ergonomix prodotte da Motiva.
Esse stanno “resettando” un poco il mondo della mastoplastica additiva.
Se ti interessa approfondire la conoscenza di queste protesi, ti consiglio di leggere:“L’evoluzione della protesi ergonomica Motiva”.
Se oltre a ciò volessi approfondire la conoscenza della chirurgia estetica del seno a 360° ti segnalo il mio nuovo libro, da poco uscito ma già Bestseller Amazon :”Mastoplastica Moderna”.
L’adipe corporea è sempre stata vista come qualcosa di negativo. La tendenza è sicuramente quella di rimuoverla. E lo si può fare con la liposuzione. Non certo quella di “aggiungerla”.
Quando invece si inietta il tessuto adiposo aspirato parliamo di Lipofilling. Letteralmente riempire con il grasso. Non possiamo definirla un’ idea nuova o originale. Lo si fa da vari decenni. Semplicemente le tecniche per farlo si sono evolute negli ultimi 10-15 anni, anche basandosi sulla teoria di trarre beneficio dalle cellule staminali in esso contenute.
Ovviamente ci sono anche degli svantaggi nella scelta di questa tecnica. I principali sono i seguenti:
Te ne parlo anche nell’articolo:“Innesto di grasso: vantaggi e limiti”.
La trovo particolarmente utile come un “plus“, in aggiunta ad altri interventi. Nella chirurgia di ringiovanimento facciale, per esempio. Oppure quando eseguo la Mastoplastica Ibrida. A questo proposito, per approfondire potresti leggere:“Mastoplastica additiva con grasso o protesi?”.
Da qualche anno si sta facendo spazio la rinoplastica preservatrice.
Essa mira a ridurre il tempo di recupero post-operatorio, riducendo il gonfiore e lividi periorbitali, caratteristici della rinoplastica tradizionale. Oltre a ridurre il rischio di irregolarità che potrebbero portare a un intervento correttivo.
Le sue caratteristiche principali sono le seguenti:
Presenta ovviamente anche degli svantaggi:
Siccome non è da molto che viene utilizzata, sarà importante avere studi statistici più ampi per confermarne o meno l’efficacia.
Queste sono a parer mio le principali innovazioni nel campo della chirurgia estetica degli ultimi anni. Anche se, a livello di “marketing” e dintorni, se ne potrebbero trovare molte di più. Non posso ovviamente basarmi su quello, tuttavia.
Concludendo, se questo articolo ti ha acceso delle curiosità sul mondo della chirurgia estetica,“Scopri tutti gli interventi di chirurgia estetica!”.
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