Starnutire dopo la Rinoplastica: sì o no?

Starnutire dopo la Rinoplastica: sì o no?

Ciò che ci identifica è il nostro nome e il nostro volto. Una conferma è anche il fatto che, in questo periodo di pandemia, con l’uso delle mascherine, capita che non si salutino dei conoscenti perchè non li riconosciamo.

Tutto ciò per dire quanto essenziali siano i tratti del nostro volto nel vivere in un contesto sociale e che ruolo importante possano avere nell’ interagire con gli altri. Rappresentano sicuramente uno tra i fattori più determinanti nel darci o toglierci sicurezza, una sorta di regolatori della nostra autostima. Piacersi è infatti un passo fondamentale per sentirsi a proprio agio con se stessi e dunque liberi di vivere a pieno e meglio il rapporto con gli altri.

Vedendo le cose da questa prospettiva, la parte del viso che maggiormente mina l’autostima è probabilmente un brutto naso. Non per altro l’Intervento di Rinoplastica è in assoluto il più eseguito sul viso. Vuoi capire in linea generale di cosa si tratta? Leggi la sessione dedicata del mio sito. Ambisci a una conoscenza più completa? Scarica e leggi gratuitamente il mio libro: “Rinoplastica Proporzionata”.

Qui però vorrei focalizzarmi di più sul periodo post operatorio. Quello di cui spesso si parla troppo poco perchè concentrati solo sul risultato. Ma è proprio in questa fase iniziale dopo la chirurgia, quando il paziente è solo con se stesso, che emergono mille dubbi.

Nello specifico vorrei rispondere a una semplice domanda a cui mi trovo spesso a rispondere: Posso starnutire dopo la Rinoplastica? Come farlo?

L’Intervento di Rinoplastica

Prima di arrivare a cosa sia possibile fare nel post operatorio e come sia meglio farlo, ti lascio una breve carellata su cosa sia la chirurgia. Anzi le chirurgie.

Con la denominazione di Rinoplastica si vanno a definire tre possibili gradi di invasività chirurgica:

  1. Si può agire solo sulla punta. Pertanto si va a modificare esclusivamente delle cartilagini (nella punta nasale non ci sono ossa). Come conseguenza non si avranno lividi, ma solo gonfiore che persisterà, riducendosi progressivamente, per un po’ di mesi. Se ti interessa capire cosa comporti questa chirurgia e come velocizzarne la guarigione ti lascerei alla lettura di :“La Rinoplastica per la punta del naso come funziona?” e“Punta Naso ancora Dura dopo Rinoplastica: cosa fare?”.
  2. Rinoplastica del dorso oppure dell’intero naso. In questo caso, si interviene anche sulle ossa, fratturandole. I lividi saranno quindi l’inevitabile conseguenza, anche se molto variabili da paziente a paziente.
  3. Rinoplastica funzionale, dunque eseguita anche per un miglioramento della respirazione.
    • Sono diverse le correzioni aggiuntive per aumentare il flusso aereo nasale. Sia internamente, di solito correggendo un setto deviato e/o riducendo i turbinati; che esternamente, agevolando l’ingresso dell’area rialzando una punta troppo cadente e rinforzando la struttura del dorso.

Il postoperatorio: i tempi di recupero.

Qualsiasi sia il risulta richiesto, questo si delinea nel post operatorio, quando il paziente torna a casa. Il chirurgo continuerà a essere un punto di riferimento con diversi controlli. Ma sarà il paziente a dover far fronte a tutte le piccole questioni del quotidiano.

Solitamente cerco sempre di affrontare il discorso del post operatorio, volendo preparare almeno in parte chi si opererà.

Le informazioni più importanti riguardano il tempo di guarigione. Dalla scomparsa dei segni esterni, sino al completo assestamento.

  • Questa chirurgia permette di tornare alla propria quotidianità in una o due settimane, a seconda della chirurgia. Piuttosto velocemente quindi.
    • Intendiamo che questo lasso di tempo sia necessario ai lividi per scomparire dalla vista.
  • Perchè tutto il gonfiore se ne vada, i tempi sono invece molto più lunghi. Dai 12 ai 24 mesi a seconda di diverse variabili, la più importante delle quali è il tipo di pelle.
    • Durante il lungo periodo di assestamento il naso potrebbe apparire subito già bello, anche se duro al tatto, soprattutto in punta, ultima area ad assestarsi.
    • In alcuni casi invece il gonfiore può essere all’inizio rilevante tale da nascondere buona parte delle modifiche eseguite sul tavolo operatorio. In questi casi è necessario pazientare e avere fiducia nel processo di riassorbimento del gonfiore che avverrà progressivamente nelle settimane e mesi a seguire.

I tempi sono quindi “scritti”, ma mai certi. Ogni persona ha una propria reazione al trauma, e una diversa risposta. Quello che però tutti possono fare è aiutare a migliorare e velocizzare il recupero con piccoli gesti da fare o comportamenti da evitare. Tratto in modo più ampio questo tema in: “Cosa fare e non fare post intervento di Rinoplastica”.

Intervento di Rinoplastica…posso starnutire?

Arriviamo al dunque. Il naso sarà probabilmente chiuso. E non sarà per colpa dei tamponi, come magari si potrebbe pensare, ma della normale reazione al trauma che genera un gonfiore delle mucose interne a ostacolare una buona respirazione nasale. Giusto per completezza, i tamponi sono spesso tolti ancor prima delle dimissioni o, al più, il giorno dopo. Affronto in modo completo questo tema in: “La paura dell’intervento di Rinoplastica: con o senza tamponi?”

Dato la freschezza di incisioni e punti interni, potrebbe venir da pensare che starnutire non sia una buona idea. Ed è certamente il modo corretto di porsi. Tuttavia lo starnuto non si decide se farlo o meno. Esso è:

  • un atto indipendente dal nostro volere,
  • causato per lo più da una risposta a una stimolazione oppure infiammazione delle mucose interne,
  • ha il compito di evitare l’ingresso o di espellere agenti patogeni di piccole dimensioni .

La domanda corretta non sarà quindi se si possa o meno starnutire. Ma, piuttosto, come farlo. Vediamolo insieme allora:

  1. Non cercare di evitare lo starnuto come prima cosa poichè, come detto, non dipende da noi.
  2. La cosa di gran lunga più importante è non chiudere la bocca come spesso si è portati a fare, nel tentativo di rendere più “discreta” questa reazione involontaria. Infatti ciò convoglierebbe la pressione generata all’interno delle vie aeree nel naso. Ultima cosa che invece si dovrebbe fare, per più ragioni:
    • Si potrebbe avvertire un dolore acuto.
    • Si potrebbe dare origine a un sanguinamento.
    • Le ferite interne appena suturate e in via di guarigione sarebbero sottoposte a una intensa forza di trazione tale da riaprirle.
    • Le ossa nasali (quando fratturate) ancora non stabilizzate, potrebbero subire degli spostamenti tali da causare poi delle irregolarità nel contorno del dorso inficiando il risultato finale.
  3. Quindi è fondamentale starnutire bellamente a bocca aperta. Potrebbe sembrare un gesto poco educato in situazioni “normali” di socialità. Tale aspetto, però, nel nostro caso è decisamente secondario, per quanto appena detto. Basterà allora, in quei casi eventuali, voltarsi lontano da chi ci sta vicino (lo si dovrebbe sempre fare comunque, in realtà) e magari porre davanti alla bocca un fazzoletto o, alla peggio, la mano. Non sarà per sempre. Stiamo parlando delle prime 4 settimane post intervento.

Questa è solo una delle tante piccole cose del quotidiano a cui non si pensa certo prima di una chirurgia. Ma che, quando succede, rischia di far andare nel panico. Ciò che serve è solo avere un appoggio costante del proprio chirurgo che aiuterà a risolvere anche questi piccoli “enigmi”.

Se credi che l’Intervento di Rinoplastica possa rappresentare per te un ponto di svolta, non temere di contattarmi. Parleremo insieme affinchè tu abbia ben chiaro tutto il percorso.

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