Le stagioni della vita portano una bambina a diventare donna, con l’immenso dono di poter essere poi mamma. Questa bellissima opportunità, come tutti sappiamo, apporta molti cambiamenti al corpo femminile, seno compreso. Inoltre è proprio il seno il protagonista dei primi mesi, talvolta anni, di uno dei rapporti più significativi tra madre e figlio: l’allattamento.
Ma avere un bel seno, con magari la paura di “rovinarlo”, può contrastare la volontà di essere madri? Direi di no. Basta porvi un po’ di attenzione.
Vediamo allora come la maternità possa coesistere senza problemi con la mastoplastica additiva sia che essa sia stata eseguita prima o dopo una gravidanza. E come non metta in pericolo l’allattamento.
Mastoplastica Additiva prima o dopo una Gravidanza?
I cambiamenti che avvengono durante la gravidanza sono vari e ristretti in un periodo relativamente breve nel tempo. Questo può essere un problema su due versanti: psicologico e fisico.
Ciò è da tenere in considerazione prima di prendere la migliore decisione su quando sottoporre il proprio corpo a dei cambiamenti quali la mastoplastica additiva. I principali quesiti da porsi sono:
- prima o dopo la gravidanza?
- Quanto prima e quanto dopo?
Mastoplastica additiva prima di una gravidanza.
Diventare mamma è il sogno di molte ragazze, ma spesso l’idea è di vivere questa esperienza più in là nel tempo, non più nella prima giovinezza. La priorità nell’immediato potrebbe essere quella di avere un bel seno, magari con l’aiuto della chirurgia estetica.
Si può tranquillamente avere una gravidanza anche con un seno “rifatto”. Certo è che bisogna fare qualche riflessione su come e quando intraprenderla ed avere una qualche attenzione in più rispetto ad una donna che non ha alcun peso aggiuntivo nel proprio seno.
- La Mastoplastica Additiva non compromette la gravidanza. Semplicemente è consigliato attendere che il seno si sia assestato dopo l’intervento. E questo avviene in 6-8 mesi.
- Un altro suggerimento è quello di non ingrassare troppo durante i 9 mesi. E’ infatti il peso che grava sulla pelle ad arrecare danni più ovvii alle mammelle. Acquisire magari 3 o 4 taglie aggiuntive di reggiseno, oltre alle protesi già presenti, rappresenterebbe uno stress molto significativo all’involucro cutaneo. A questo proposito e strettamente correlato, un altro aspetto acquisisce una importanza vitale: l’uso regolare di un buon reggiseno, capace di sostenere efficacemente il seno. Per capire l’importanza di questo indumento ti consiglio:“Reggiseno post mastoplastica, per quanto tempo utilizzarlo?”.
- La paura più grande è quella di non poter poi allattare. Ebbene, lo si può fare senza alcun problema. Servono al più piccoli accorgimenti nelle decisioni e nella tecnica chirurgica. Ma su questo mi soffermo tra poco.
Mastoplastica additiva dopo una gravidanza.
Una buona parte delle donne che mi chiedono di migliorare il seno, ha già affrontato una o più gravidanze. E spesso è stata questa esperienza a “creare il problema”.
La soluzione c’è anche se la risposta non è sempre la Mastoplastica Additiva. Più spesso potrebbe essere necessaria una Mastopessi. Puoi trovare maggiori dettagli su questa chirurgia in: “Mastopessi, cosa sapere”.
Quale sia l’intervento da fare, si può procedere solo dopo un periodo di attesa di 5-6 mesi dal parto o dalla fine dell’allattamento, quando si saranno stabilizzati :
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- gli equilibri ormonali;
- lo stato dei tessuti.
Fatta attenzione a questi particolari, la chirurgia sarà esattamente uguale a quella di una “non mamma”, sia nei tempi che nei modi di gestire il post operatorio.
Mastoplastica additiva ed allattamento.