Il seno rappresenta in chirurgia plastica un campo d’azione multisfaccettato. Sono ben noti gli interventi di mastoplastica di natura estetica.
E però esso rappresenta anche un’area regione anatomica soggetta ad essere colpita da tumori i quali, se di natura maligna, richiedono un intervento del chirurgo generale per eradicarli.
Vediamo in questo articolo cosa succede dopo.
Il carcinoma mammario è la più frequente forma di crescita tumorale nella donna dopo i tumori della pelle. Ed è la più frequente causa di morte per tumore, sempre nella donna.
E’ però anche una patologia curabile nella gran parte dei casi, se diagnosticata precocemente.
Per questa ragione avvalersi delle modalità per individuarlo il prima possibile è letteralmente di vitale importanza. Ogni donna dovrebbe essere cosciente di questo aspetto. Ancora più sensibili alla questione devono essere poi le donne che hanno una familiarità al cancro del seno. Se non addirittura una predisposizione genetica.
E’ necessario agire ancora prima, già dai 25 anni o 10 anni prima dell’età in cui si è avuto nel familiare più giovane. In questi casi, dei controlli annuali con la risonanza magnetica potrebbero essere consigliati. Oppure la combinazione tra mammografia ed ecografia mammaria.
Da dire poi che esistono anche fattori favorenti quali:
Quindi, oltre alla prevenzione, ci si può dare un grosso aiuto con un certo stile di vita.
L’intervento chirurgico di rimozione del tumore è eseguito di norma dal chirurgo senologo.
Ci sono varie possibilità di intervento:
La chirurgia plastica al seno post oncologica è qualcosa che viene di norma fatto in contemporanea oppure secondariamente ma, comunque, nello stesso ospedale dove è stata eseguita l’asportazione del tumore.
In questo caso interviene il team dei chirurghi plastici a prendere il testimone dai colleghi senologi.
La ricostruzione del seno può avere diversi gradi di difficoltà a seconda di quanto aggressiva è stata la mastectomia. Inoltre può dover essere fatta in più di una seduta prima di ottenere il risultato sperato. Vi sono vari approcci:
Il chirurgo estetico, eventualmente, interviene in un secondo tempo. Con interventi di mastoplastica secondaria ad ottimizzare il risultato già ottenuto dai colleghi in ospedale sul seno ricostruito. Oppure, eseguendo una mastoplastica di simmetrizzazione, lavorando sull’altro seno. Il seno ricostruito infatti, per quanto possa essere ben fatto, spesso presenza una certa differenza rispetto al seno non operato. Per forma e consistenza soprattutto. In particolare se la ricostruzione è avvenuta con espansori prima e poi protesi.
Gli interventi di mastoplastica in questo caso possono essere diversi:
Benchè sia questa un’area occupata giustamente dai chirurghi plastici che lavorano assieme ai chirurghi senologi, è possibile per il chirurgo estetico eseguire interventi di mastoplastica secondaria che portino a migliorare ulteriormente l’aspetto del seno dopo una chirurgia demolitrice quale è la la mastectomia.
Per avere informazioni più precise su questa chirurgia:“Scopri l’intervento di Mastoplastica Additiva”
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