Dr. Renato Zaccheddu Chirurgia Estetica

Intervento di rinoplastica e “naso a patata”: i miei consigli

Intervento di rinoplastica  e “naso a patata”: i miei consigli

L’intervento di rinoplastica è senza dubbio uno dei più richiesti. E la attuale moda, se non ossessione, del selfie sta contribuendo ad aumentarne la richiesta.

Ci sono situazioni in cui il desiderio di correzione è molto specifico. Non si espone semplicemente il desiderio di correggere la forma del naso, ma di fare una rinoplastica  per apportare una miglioria al proprio naso “a patata”.

Ma cosa è il naso “a patata”? 

  • Il naso a patata fa riferimento al tubero in questione. Del quale tutto si può dire tutto tranne che abbia una forma definita.

  • L’essere a “patata” è da collegarsi principalmente alla punta del naso.

  • Solitamente infatti è la forma di questa che prevale nella visione generale del naso e che genera questa denominazione.

  • Pertanto, quando si parla di un naso a patata, metaforicamente si vuole dire  un naso dalla punta rotondeggiante e senza definizione.

  • Tale punta è, oltretutto,  grande in modo sproporzionato rispetto al dorso.

Carattersitiche anatomiche nella rinoplastica per una naso a patata.

Ma veniamo più nel dettaglio. Cerchiamo di capire cosa appare agli occhi del chirurgo estetico quando esegue un intervento di rinoplastica per un naso a patata.

Classificherei la questione anatomica in sulla base della valutazione di due aspetti:

  1. Caratteristica della pelle: è un naso molto frequentemente dotato di pelle spessa. La quale va ad attenuare i tratti del naso proposti dalla struttura cartilaginea sottostante.
  2. Dimensione delle cartilagini della punta nasale: esse sono, in genere, molto ben sviluppate.

Questi due aspetti possono coesistere o meno. Diciamo che rappresentano i due responsabili.

  • Quindi possiamo fare una rinoplastica per correggere il naso a patata in cui la pelle spessa sia fattore dominante.
  • Oppure è la cartilagine alare (della punta del naso) a determinarne la forma in modo prevalente.
  • O ancora forme intermedie in cui si ha un poco dell’ uno ed un poco dell’altro.

Naso a patata e rinoplastica: esiste una etnicità?

  • Sicuramente l’etnia è un fattore determinante.
  • La possibilità di avere un naso a patata cresce infatti con l’aumentare dello spessore della pelle.
  • E quindi possiamo dire come queso sia un problema dalle dimensioni più rilevante nelle popolazioni asiatiche.
  • Ma anche ed ancora di più negli Afro-Caraibici oppure le popolazioni Ispanico-Messicane del Centro e Sud America, principalmente equatoriale. 
  • Detto questo, anche nella razza caucasica si riscontra questa particolare morfologia con una certa frequenza, anche se inferiore.

Naso a patata: prospettive di correzione con la rinoplastica

  • Determinare a quale dei sopracitati due aspetti (spessore della pelle e dimensione delle cartilagini) mi trovo di fronte in questi casi è il fulcro della mia visita preliminare o pre-operatoria.
  • La potenzialità di correzione è infatti totalmente diversa.
  • Ed il paziente deve esserne reso edotto dettagliatamente prima che scelga cosa fare. Ne va infatti del creare o meno la giusta aspettativa pre-operatoria. E quindi della soddisfazione dopo l’intervento.

Praticamente, il più alto grado di miglioramento si ha quanto  è la componente cartilaginea a prevalere e determinare la forma.

Decrescendo anche sensibilmente quando la pelle invece è molto spessa e la cartilagine poco rappresentata. La differenza di risultato in questo caso può essere davvero notevole.

Ecco perché lo stabilire la ragione anatomica è vitale per il paziente quando si è in fase decisionale sul sottoporsi all’intervento o meno.

Eccoci all’intervento di rinoplastica per correggere il naso a patata

Ci sono due riconosciuti modi per eseguire questa chirurgia:

  • Rinoplastica chiusa. L’intervento è eseguito attraverso due incisioni nelle narici ma nessuna incisione esterne.
  • Rinoplastica aperta. Le stesse incisioni di cui sopra ma anche una piccola incisione esterna.

In generale la mia preferenza va a favore del secondo approccio. Ancora di più in una situazione come questa. Ecco le ragioni:

  • La rinoplastica aperta permette il diretto accesso alla punta.
  • Si lavora quindi con una visibilità nettamente superiore (senza avere la pelle che copre) delle strutture anatomiche che la compongono.
  • Questo permette di modificarle  con più accuratezza.
  • Ciò che si fa con la rinoplastica è principalmente ridurre e modificare le forma e dimensione delle cartilagini che caratterizzano la punta a patata.
  • Sotto questo aspetto il margine di operabilità è molto ampio nella rinoplastica aperta.
  • Quando invece  la principale responsabile della punta a patata è lo spessore della pelle, la prospettiva di miglioramento cambia sensibilmente. Comunque, anche in questo caso,  la rinoplastica aperta permette sempre più “manovrabilità” rispetto alla chiusa.
  • In generale agire chirurgicamente rendendo la pelle della punta più sottile può essere fatto durante l’intervento di rinoplastica, ma con molta moderazione.
  • Questo significa che quando la causa della punta a patata è principalmente lo spessore della pelle il grado di correzione è molto ridotto.

Rinoplastica per naso a patata: il post-operatorio a breve termine

  • Se si sono eseguite anche le fratture delle ossa nasali, dopo l’intervento viene applicata una placchetta rigida che permette una compressione dell’area operata.
  • Essa viene rimossa dopo una settimana insieme ai punti.
  • Degli steri-strips (cerottini a strisce) sono poi applicati per almeno un’altra settimana.
  • Il loro scopo è quello di contenere la formazione del gonfiore post operatorio che può essere notevole in questo tipo di punte nasali.
  • Esso si forma infatti nei primi giorni. Più lo si contiene e più si facilita il recupero nei mesi post operatori.

Rinoplastica per un naso a patata: cosa succede a lungo termine?

  • La base della cura a lungo termine è incentrata sui massaggi atti a favorire il drenaggio linfatico dell’area coinvolta. Come eseguirli? Leggilo in:“Come massaggiare il naso dopo l’intervento di rinoplastica”.
  • Tale massaggio facilita quindi la risoluzione del gonfiore.
  • Infatti tale gonfiore a lungo termine altro non è che il suo organizzarsi del  post operatorio immediato a formare un tessuto fibroso-cicatriziale. Che appunto impiega mesi ad ammorbidirsi e retrarsi.
  • Le pelli spesse tendono a formare più di questo tessuto fibroso- cicatriziale e quindi impiegano di più ad assestarsi.
  • Quando invece la punta del naso a patata è principalmente causata da cartilagini grandi ma la pelle è moderatamente spessa, il gonfiore a lungo termine post rinoplastica si risolve più rapidamente.

Conclusioni

  • Il naso a patata ha incidenze diverse a seconda della etnicità.
  • Per tutti comunque vale il discorso che non sia una dismorfismo facile da correggere.
  • Se poi è causato principalmente dalla pelle spessa allora la possibilità di correzione offerta dalla rinoplastica si riduce notevolmente.

Se vuoi qualche informazione in più sulla rinoplastica e sui problemi a cui pone rimedio, leggi anche l’articoloScopri l’intervento di Rinoplastica nel dettaglio!” oppure contattami e sarò lieto di sciogliere ogni tuo dubbio.

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