Chirurgia estetica: come scegliere il giusto chirurgo plastico

La chiave principale per ottenere ottimi risultati in ogni chirurgia, anche in quella estetica quindi, è la scelta del chirurgo. Sarà lui a guidarti nel percorso pre e post operatorio. Ma, cosa ancora più importante, a operarti.

Cerchiamo allora di capire insieme come puoi arrivare a scegliere il giusto chirurgo plastico.

Dopo essermi Laureato in Medicina nel 1995 presso l’Università degli Studi di Milano ho seguito un percorso articolato e in vari paesi esteri (Inghilterra, Sudafrica e Brasile) che mi ha portato a conseguire la specializzazione in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso la famosa Scuola del Professor Ivo Pitanguy, a Rio de Janeiro nel lontano, ormai, 2003. Da molti è riconosciuta la miglior Scuola di specialità dove apprendere in particolar modo la Chirurgia Estetica, non solo sotto l’aspetto teorico bensì anche pratico. E lasciami pure dirti che lavorare giornalmente seduto sulle spalle di un tale gigante infonde realmente una sicurezza impareggiabile. 
In questa sezione puoi approfondire il mio percorso di formazione.

Ho acquisito una esperienza molto ampia sul campo, tra Brasile, Regno Unito ed Italia. Infatti, a oggi, riesco a mettere a tua disposizione, se lo volessi, ciò che scaturisce dall’avere eseguito come primo operatore oltre 8750 interventi di chirurgia estetica.

Perchè non fidarsi della chirurgia a costi troppo bassi

E’ purtroppo abbastanza comune cercare un chirurgo che esegua una chirurgia estetica come fosse un qualsiasi prodotto del commercio.

In quel caso però, se ne acquistassimo uno di bassa qualità, potremmo sempre, al peggio, gettarlo o cambiarlo. Al  brutto  risultato di una chirurgia, invece, può essere  veramente difficile porvi rimedio. E molto spesso solo parzialmente.

Pertanto risparmiare sulla propria pelle dovrebbe essere indubbiamente una mossa da evitare. Certamente non è una scelta lungimirante.

Tutti i chirurghi sono qualificati allo stesso modo? NO

La chirurgia estetica è passata in breve tempo dall’essere prerogativa di pochi, a potersi definire alla portata quasi di tutti. Il valore dato all’estetica e all’apparire sta aumentando sempre di più diventando di forte interesse anche per persone con possibilità economiche più contenute.
Questo ha aumentato in modo importante il numero dei professionisti che, in un modo o nell’altro, hanno deciso di dedicarsi a questo ramo della chirurgia plastica. Si è creata quindi una forte competizione nata per far fronte a tale aumentata richiesta. Ciò ha avuto come effetto la comparsa di medici che offrono interventi a costi bassi i quali, inevitabilmente, trovano la loro ragion d’essere nel giungere a dei compromessi su alcuni aspetti  fondamentali del servizio offerto quali la  qualità, le  giuste competenze e le garanzie necessarie.

Detto in modo ancora più diretto, si sta risparmiando  su:

  • Competenze ed esperienza del chirurgo
  • Clinica
  • Materiali usati
  • Anestesista
  • Infermieri
  • Strumentista

Ti ho fatto questa introduzione poichè  pare essere sempre più comune cercare un chirurgo che esegua una chirurgia estetica come fosse un qualsiasi prodotto del commercio.

In quel caso però, se ne acquistassimo uno di bassa qualità, potremmo sempre, al peggio, gettarlo o cambiarlo. Al  brutto  risultato di una chirurgia, invece, potrebbe essere  veramente difficile porvi rimedio. E molto spesso solo parzialmente.

Pertanto risparmiare sulla propria pelle dovrebbe essere indubbiamente una mossa da evitare. Certamente non è una scelta lungimirante.

Eccoti allora i 5 elementi fondamentali da considerare per la scelta del tuo chirurgo

1. Come prima cosa il professionista dovrebbe avere concluso un corso di specializzazione di Chirurgia Plastica ed Estetica. In Italia oppure all’estero. Purtroppo però non tutte le scuole di specializzazione sono equiparabili nell’insegnare la Chirurgia Estetica. Ci possono essere gap molto ampi tra una scuola e un’altra. Quindi questo è un punto sicuramente importante ma purtroppo non sufficiente.

2. Maestri avuti. Ci si ricollega un po’ alla scuola di specializzazione. La chirurgia in tutte le sue specializzazioni ha un’importante variabile esperienziale. I libri e le esercitazioni teoriche post-universitarie, sono solo la prima parte di un percorso. Tuttavia è la pratica quotidiana al tavolo operatorio, seguiti da vicino da un chirurgo di valida ed accertata esperienza (Istruttore), a fare la vera differenza. Ho avuto la fortuna e l’onore di potermi formare nella Scuola del Professor Ivo Pitanguy, indiscusso e riconosciuto Maestro della Chirurgia Plastica ed Estetica a livello mondiale per oltre 50 anni. Devi sapere che quella scuola era proprio strutturata in questo modo, permettendo al medico di diventare totalmente indipendente nell’eseguire tutti gli interventi di Chirurgia Estetica alla fine del corso di specializzazione. Ti potrà sembrare strano ma questo aspetto rappresenta una vera rarità a livello mondiale.

3. Esperienza post specializzazione. Appresi correttamente i rudimenti, diventa poi fondamentale metterli in atto con più frequenza possibile, da subito possibilmente. Serve per affinare sempre di più la tecnica. Si chiama esperienza “sul campo”. Essa è  determinata da due variabili:

  • anni di pratica chirurgica.
      • La chirurgia non è una scienza esatta. Il nostro corpo, per quanto sia una macchina molto sofisticata, presenta una buona variabilità da individuo a individuo. Ne consegue che non ci saranno mai due casi uguali, nemmeno se la chirurgia è la stessa e risolve le medesime richieste.
      • E’ per questo che gli anni di esperienza sono significativi. Permettono al chirurgo di vedere un maggior numero di casi, rendendolo pronto a  risolvere in modo celere tutte le eventualità (incluse le complicazioni) che si possono presentare in sala operatoria.
  • Numero di casi trattati. Ormai lo avrai ben capito. Non solo è importante aver iniziato già da alcuni anni (qualche capello bianco aiuta in questo caso…) ma anche aver lavorato con alta intensità in tutti questi anni. Riuscendo quindi a poter offrirti l’esperienza derivante da una casistica personale di rilievo.

4. Qualità dei prodotti e degli ausili utilizzati.

Le tecniche e le tecnologie che supportano un medico in sala operatoria variano, si evolvono e si perfezionano. Un medico che ha diversi anni di esperienza saprà scegliere più sapientemente il miglior ausilio e la migliore procedura per ogni singolo paziente. Un esempio significativo, ancor più di questi tempi, sono le protesi del seno. Oppure i prodotti iniettabili. O, ancora, capire se l’ultima tecnica o “trovata” chirurgica, portata alla ribalta principalmente dal marketing, avrà veramente vita lunga oppure rappresenti solo uno dei tanti trend del momento che si esauriscono spontaneamente dopo qualche anno.

5. Capacità di ascoltarti e capirti in primis. Per ben intendere quali siano le tue esigenze e desideri. E solo dopo andare a spiegarti e mostrarti il proprio operato con parole semplici e fotografie esplicative. Deve poter mostrarne varie per l’intervento scelto.

A proposito di capacità comunicativa, eccoti invece gli eventuali  campanelli d’allarme da considerare durante una visita:

  • Chi dovesse usare paroloni tecnici di difficile comprensione, poco chiari ai più, come a cercare di imporre la propria “sapienza”.
  • Chi dovesse spendere buona parte della visita preoperatoria in una sorta di “flusso autocelebrativo”. Anche qui, nel tentativo di ben impressionare, oltre che appagare il proprio ego. Ponendo se stessi al centro del dibattito e non invece il paziente con il proprio problema da risolvere. Con le tante paure, ansie e dubbi che questo spesso trascina con sè.
  • Chi dovesse parlare male dell’operato di un collega, denigrandolo. Al netto della questione di etica professionale, è un forte segnale di debolezza. Non si è per nulla sicuri delle proprie abilità. E quindi le si vuole “elevare” artificiosamente usando la leva dello sminuire l’operato altrui. Come per far percepire la propria presunta  “superiorità” sulla base del contrasto tra se stessi (colui che ben opera. O “dovrebbe” ben operare..) e un collega (colui che ha mal operato). Questo è forse il segnale più pericoloso.

Nell’epoca della globalizzazione, del libero accesso a qualsivoglia informazione, dei social e delle recensioni, capire come scegliere il giusto chirurgo plastico potrebbe sembrare all’apparenza semplice. Tuttavia non lo è. Bisogna saper scremare sapientemente le informazioni per ridurre la possibilità di avere dei problemi poi. E la cosa è tutt’altro che semplice.

Ti ho quindi proposto 5 regole da seguire tali da essere, spero,  abbastanza concrete e misurabili. Sulla base delle informazioni che si riescono a carpire leggendo nei siti dei professionisti in questione. E magari confrontandosi con chi è già stato operato dal chirurgo su cui si sta puntando l’attenzione.

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Scopri i vari servizi di chirurgia

Avere bene chiare le tue aspettative è essenziale per iniziare il tuo cammino nella chirurgia estetica. La consulenza dedicata di un esperto è fondamentale: l’ascolto è il principio unico per ogni intervento di chirurgia estetica. 

Associazioni ed organi professionali

  • Associazione Italiana Chirurgia Plastica ed Estetica (AICPE)
  • Fellow International College of Surgeons (FICS)
  • Membro Internazionale American Academy of Cosmetic Surgery (AACS)
  • Membro Associazione Ex-Alunni Pitanguy (AExPi)
  • Membro della British Association of Cosmetic Surgeons (BACS)